martedì 22 dicembre 2015

BloodBusters di Francesco Verso

BloodBusters è il secondo dei due romanzi vincitori del Premio Urania 2014/15. L’intreccio della vicenda mi è piaciuto. Sebbene a mio avviso parta un po’ sottotono, si riprende presto facendosi via via più intensa. Ben presto il romanzo si rivela di buona qualità fino alle ottime pagine finali, caratterizzate da rivelazioni inaspettate e da un finale sorprendente.
L’ambientazione è quella di un’Italia futura non troppo dissimile da quella che conosciamo, tranne per un particolare: le tasse si pagano letteralmente con il sangue. Le descrizioni sono buone e si nota la conoscenza dell’autore dei luoghi di Roma nei quali l’azione si svolge.
I personaggi sono descritti con cura, non tanto a livello fisico, quanto piuttosto sul piano dell’introspezione: traspare in ogni istante ciò che essi pensano e provano. Questo accade in modo particolare per il protagonista, il quale narra la storia in prima persona, cosa che facilita la comprensione del suo mondo interiore.
Il linguaggio utilizzato  e i dialoghi sono sempre adeguati al genere di vicenda raccontata, ai personaggi e agli eventi che essi si trovano ad affrontare.

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